Festival della lentezza

Festival della lentezza

Oggi voglio raccontarti della mia visita al Festival della Lentezza a Parma che si è svolto presso la Reggia di Colorno nelle giornate dal 15 al 17 giugno.

Già solo la location merita una visita!

Un esperienza splendida!

Questo evento è stato organizzato per la prima volta nel 2015 con lo scopo, come recita anche lo slogan sul loro sito, di “riprenderci il nostro tempo” e la manifestazione col passare degli anni sta sempre più prendendo piede.

Quest’ anno sono state tre giornate in cui “il tempo scorre in modo diverso”. E la promessa è stata mantenuta!

Ma andiamo per ordine.

All’ingresso della reggia bancarelle di prodotti tipici e artigianali danno il benvenuto, facendo subito capire che la filosofia della lentezza punta tutto a GODERE DELLA QUALITA’.

Miele delle colline emiliane, il vero aceto balsamico di Modena, ovviamente sua maestà il Parmigiano Reggiano, ma anche artigiani del cuoio, del legno e delle ceramiche con la tecnica raku.

E poi all’interno della corte principale la meraviglia, per grandi e per bambini, dei giochi antichi.

Quei giochi ormai dimenticati, che nessuno conosce più, a cui nessuno ormai gioca più, ma che vengono sorprendentemente presi d’assalto da adulti e dai loro figli, in uno spettacolo per gli occhi di condivisione del tempo del gioco.

Questi giochi sono pensati per aggregare, per stare insieme, e il risultato è garantito. Risate e schiamazzi di bambini ed ex-bambini presi dall’entusiasmo erano la piacevole confusione che riempiva la zona. A riprova che “SLOW” non è sinonimo di noia!

“Mettiamo al centro la qualità e il benessere dei rapporti umani, nel rispetto del territorio e delle sue risorse naturali.”

Nella corte successiva la zona ristorazione è piena di food truck per tutti i gusti! Per pranzo c’è solo l’imbarazzo della scelta tra polpette, hamburger, impasti a lievitazione lenta, cucina vegana con canapa e crepes salate. Ma non manca nemmeno il gelato e la frutta anche per una pausa golosa.

Non mancano appuntamenti live di ogni tipologia: dagli spettacoli, ai seminari letterari, agli incontri con maestri panificatori e moltissimo altro. Il calendario è davvero ricchissimo!

Per tre giorni, con più di cinquanta appuntamenti, tra incontri, performance, spettacoli, musica, trenta laboratori per grandi e piccoli.  Il Festival della Lentezza, ha guardato alla vita con un approccio diverso, all’insegna della condivisione, della ricerca dell’autenticità dei valori di accoglienza e partecipazione.

Trascorrere quella giornata immersa in quell’atmosfera è stato davvero interessante. Tutti erano tranquilli, e anche alle code dello street food nessuno si lamentava, ma aspettavano pazientemente il proprio turno perché consapevoli che l’attesa sarebbe stata ampiamente ripagata.

Io non vedo l’ora che arrivi la prossima edizione per tornarci!

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